VIAREGGIO. Riuscire a prevenire o arrestare in flagranza quanti violano le abitazioni altrui è sempre una impresa difficile, ma l’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, appositamente messi in campo dal Questore della provincia di Lucca, Dr. Vincenzo Ciarambino, e la sinergia delle varie articolazioni della Polizia di Stato hanno permesso di assicurare alla giustizia un professionista del crimine.

Tanto è accaduto con l’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere eseguito nel pomeriggio di ieri dal personale del Commissariato di Viareggio.

A finire ristretto presso l’istituto di custodia lucchese è stato un viareggino di 49 anni di Viareggio.

Bini Franco era stato arrestato di recente dalla Squadra Mobile per un furto sull’autovettura di un turista tedesco e per un tentato furto in una abitazione, in entrambi i casi in concorso con altri soggetti pregiudicati.

A seguito di tali episodi l’uomo era stato dapprima sottoposto alla misura coercitiva degli arresti domiciliari, misura successivamente mutata nell’obbligo di dimora nel comune di Viareggio.

Durante i servizi di controllo del territorio, la sera del 4 ottobre scorso, una pattuglia della Squadra Volante di Lucca ha fermato un’autovettura in Viale Luporini condotta da un uomo, accompagnato da una donna residente a Lucca presso il campo nomadi di via della scogliera, con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Dal controllo alla persona è emerso che il viareggino non si sarebbe potuto allontanare da Viareggio, né accompagnarsi a soggetti pregiudicati.  I poliziotti hanno opportunamente perquisito la vettura, rinvenendo, ben nascosti, attrezzi atti allo scasso.

In considerazione dei precedenti specifici Bini è stato denunciato in stato di libertà per il possesso degli arnesi atti allo scasso e l’episodio è stato riferito immediatamente alla Procura della Repubblica che ha tempestivamente chiesto al Giudice per le indagini preliminari la sostituzione della misura dell’obbligo di dimora con quella più grave della custodia cautelare in carcere. Il GIP ha pertanto disposto la cattura, eseguita dagli operatori del Commissariato di Viareggio.  La vicenda mette in evidenza l’efficacia della strategia impostata dal Questore che esalta le sinergie tra l’attività amministrativa che si esplica attraverso le misure di prevenzione (avvisi orali, Foglio di via obbligatorio, sorveglianza speciale) e le attività di controllo del territorio e di investigazione in stretto e tempestivo contatto con l’Autorità giudiziaria.

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